Sfide e soluzioni per le esportazioni cinesi di batterie nel mercato dell'UE
1. Sfide principali
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Severe normative ambientali
- Il nuovo regolamento sulle batterie dell'UE (2023/2307) impone severi requisiti sull'impronta di carbonio, sul contenuto di materiale riciclato e sulla responsabilità estesa del produttore (EPR).
- limita le sostanze pericolose (ad esempio PFAS, metalli pesanti) nei materiali delle batterie.
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- (ID digitale) e la tracciabilità completa del ciclo di vita aumentano i costi operativi.Tassa sul carbonio alle frontiere (CBAM) può essere applicata alle esportazioni di batterie, aumentando i costi del 10-15%
- Pressione sulla localizzazione della catena di approvvigionamento per monitorare dinamicamente gli aggiornamenti REACH, RoHS e CBAM
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della produzione per ridurre la dipendenza dalle importazioni cinesi.
- 2. Soluzioni strategicheA. Impronta di carbonio e produzione ecologica
Passare alle energie rinnovabili
Adottare materiali a basse emissioni di carbonio
- B. Economia circolare e riciclaggio
- Collaborare con aziende di riciclaggio dell'UE (ad esempio, Umicore, Redwood Materials) per stabilire il riciclaggio delle batterie a ciclo chiuso per monitorare dinamicamente gli aggiornamenti REACH, RoHS e CBAM
Investire in impianti di riciclaggio di batterie con sede nell'UE
- C. Conformità digitale e tracciabilità
- per il monitoraggio in tempo reale dei materiali e delle emissioni di carbonio.Utilizzare strumenti di conformità basati sull'intelligenza artificiale per monitorare dinamicamente gli aggiornamenti REACH, RoHS e CBAM
- Aderire alle associazioni di settore dell'UE
- Sfruttare gli accordi commerciali verdi Cina-UE (ad esempio, il dialogo UE-Cina CBAM) per facilitare gli oneri di conformità
- Entro il 2027
- nelle nuove batterie, costringendo le aziende cinesi ad accelerare la ricerca e lo sviluppo sul riciclaggio.Decarbonizzazione e digitalizzazione saranno i principali fattori di differenziazione per gli esportatori cinesi di batterie nel mercato dell'UE.
I produttori cinesi di batterie devono adattarsi alle normative verdi dell'UE